
I mercati europei hanno chiuso una settimana turbolenta con modeste perdite venerdì, mentre l’intensificarsi dello scontro tariffario tra Stati Uniti e Cina continuava a scuotere il sentiment degli investitori globali.
L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha perso lo 0,1%, registrando un leggero calo dopo la seduta più forte da marzo 2022 di giovedì.
Il FTSE 100 del Regno Unito è salito dello 0,64% dopo i dati sul PIL di febbraio migliori delle attese, mentre il FTSE 250, indice delle medie capitalizzazioni, è rimasto invariato.
Il DAX tedesco è sceso dello 0,9% e il CAC 40 francese dello 0,3%.
L’euro ha continuato a rafforzarsi, guadagnando l’1,3% contro il dollaro USA e raggiungendo quota 1,134 dollari – il livello più alto da febbraio 2022 – grazie all’ottimismo sulla resilienza economica dell’eurozona.
A livello settoriale, il sentiment di avversione al rischio è rimasto evidente. I titoli industriali, tecnologici ed energetici hanno continuato a subire pressioni, mentre i settori difensivi come le utility e i beni di consumo durevoli hanno attirato acquirenti.
Le tensioni tariffarie di Trump dominano la narrazione del mercato.
La seduta ha concluso una settimana caratterizzata da estrema volatilità, alimentata dall’incertezza politica che circonda il nuovo regime tariffario del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
La mossa iniziale della Casa Bianca di imporre pesanti “dazi reciproci” su quasi 90 paesi e territori è stata ritirata a metà settimana, sostituita da un prelievo generalizzato del 10% per 90 giorni per consentire le trattative, escludendo la Cina, che si trova ad affrontare un dazio all’importazione punitivo del 145%.
In risposta, Pechino ha aumentato i dazi sulle merci statunitensi al 125%, rispetto all’84% precedente, alimentando i timori di una prolungata interruzione dei flussi commerciali globali.
Nonostante questi sviluppi, le azioni europee hanno mostrato una maggiore resilienza rispetto alle loro controparti statunitensi.
Mentre l’S&P 500 ha perso quasi l’11% da inizio anno, lo Stoxx 600 è sceso solo del 4,4%.
Il CAC 40 francese è sceso del 4%, il FTSE 100 è in calo di circa il 3%, mentre il FTSE MIB italiano ha registrato una flessione di appena lo 0,9%.
Il DAX tedesco rimane un’eccezione, con un aumento del 2,4% finora nel 2025.
Gli analisti attribuiscono questa relativa sovraperformance alle aspettative che le conseguenze economiche del conflitto commerciale guidato dagli Stati Uniti saranno meno gravi in Europa.
Diverse banche di Wall Street hanno osservato che la base di esportazione diversificata dell’Europa, i legami commerciali più forti con l’Asia al di fuori della Cina e le risposte di politica monetaria più conservative potrebbero attenuare l’impatto.
Azioni statunitensi venerdì
Dopoaver iniziato la giornata in rosso, le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rialzo venerdì, mentre gli investitori cercavano di riprendersi dopo una settimana volatile dominata dalle notizie sui dazi e dai dati economici.
L’S&P 500 è salito dello 0,5%, il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 140 punti, ovvero lo 0,4%, e il Nasdaq Composite è aumentato dello 0,7%.
L’aumento è avvenuto nonostante un calo dei dati sul sentiment dei consumatori che ha temporaneamente messo sotto pressione i mercati azionari.
L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan per aprile è diminuito più del previsto, segnalando una crescente inquietudine tra le famiglie.
L’ultimo sondaggio sul sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan ha mostrato un forte calo della fiducia, con l’indice sceso a 50,8 ad aprile da 57 a marzo.
Questo dato rappresenta uno dei livelli più bassi dai minimi dell’era pandemica e sottolinea la crescente ansia tra i consumatori a causa delle preoccupazioni per l’inflazione e delle crescenti tensioni commerciali.
Ancora più significativo, le aspettative di inflazione dei consumatori per l’anno successivo sono salite al livello più alto dal 1981, alimentando le preoccupazioni che le pressioni sui prezzi potrebbero persistere anche se gli indicatori più ampi dell’inflazione mostrano segni di raffreddamento.
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