Commodity Evolution – NewsLetter Maggio 2025

La maggior parte dei metalli non ferrosi mostra variazioni settimanali positive, ma con correzioni significative sul medio periodo (3 settimane – 1 mese). Questo indica che il mercato sta vivendo una fase di rimbalzo tecnico dopo un periodo di debolezza strutturale, con segnali misti sulla solidità della domanda reale e sulle prospettive macroeconomiche globali.

Metalli Quotati in Dollari ($/ton) – Fixing 14:15 LME

Stagno+4,84% (1 sett.) | -7,85% (3 sett.) | -10,95% (1 mese) Dopo un crollo marcato a marzo, lo stagno rimbalza bruscamente nell’ultima settimana, ma i danni restano ampi. Il recupero può riflettere un mix di coperture tecniche e modeste riattivazioni industriali.

Zinco +3,09% (1 sett.) | 0,87% (3 sett.) | -8,13% (1 mese) Rimbalzo tecnico anche per lo zinco, che tuttavia resta tra i peggiori performer mensili in valuta USD, segno di pressione dal lato dell’offerta e rallentamenti nella domanda asiatica.

 Nichel +0,16% (1 sett.) | +7,59% (3 sett.) | -1,69% (1 mese) Il nichel in dollari mostra un recupero progressivo da metà aprile, ma non riesce ancora a superare la soglia psicologica dei 16.000 $, bloccato da resistenze tecniche forti.

 Piombo +3,70% (1 sett.) | +5,26% (3 sett.) | -2,05% (1 mese)Piombo in buona forma, sostenuto dalla domanda per batterie convenzionali. Le perdite mensili sono contenute.

 Rame +2,87% (1 sett.) | +6,12% (3 sett.) | -3,81% (1 mese) → Rame in recupero tecnico, ma ancora fragile su base mensile. Il mercato sconta dati macro contrastanti e un sentiment instabile.

 Alluminio primario +3,11% (1 sett.) | +2,13% (3 sett.) | -1,41% (1 mese) → Buona tenuta dell’alluminio primario in dollari, che beneficia del contesto green, ma con un lieve calo a 1 mese.

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Performance Metalli Cash $/ton

Metalli Quotati in Euro (Euro/ton) – Fixing 14:15 Euro Bloomberg

Queste quotazioni in euro risentono del cambio EUR/USD, che può amplificare o attenuare i movimenti dei metalli rispetto al fixing LME in euro.

 Zinco +3,11% (1 sett.) | -2,59% (3 sett.) | -12,45% (1 mese) → Il calo più netto del paniere in valuta euro. Nonostante un buon rimbalzo settimanale, il crollo mensile indica forte debolezza del mercato europeo.

 Stagno +4,85% (1 sett.) | -11,01% (3 sett.) | -15,14% (1 mese) → Più debole rispetto alla quotazione in dollari: ciò suggerisce che il rafforzamento del dollaro ha penalizzato il fixing in euro, amplificando il drawdown.

 Rame +2,89% (1 sett.) | +1,97% (2 sett.) | -7,74% (1 mese) → Anche qui, il rame in euro mostra debolezza più marcata rispetto alla quotazione LME.

 Nichel +0,18% (1 sett.) | +3,90% (3 sett.) | -6,16% (1 mese) → Anche il nichel in euro mostra un calo mensile più ampio rispetto al dollaro, segno che il recupero recente non è stato sufficiente per compensare il calo iniziale di aprile.

 Alluminio primario +3,13% (1 sett.) | -1,37% (3 sett.) | -3,19% (1 mese) → Dinamica simile a quella vista in dollari, ma con perdita mensile leggermente più marcata in euro.

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Performance Metalli Cash €/ton Bloomberg

Mercato Del Nichel: Tra Surplus Temporaneo E Deficit Strutturale

Il mercato del nichel si trova oggi a un bivio storico. Dopo anni di surplus e debolezza della domanda, si profilano all’orizzonte sfide profonde che potrebbero trasformare radicalmente l’equilibrio globale dell’offerta e della domanda.

Fattori geopolitici, nuovi regimi fiscali in Indonesia, tensioni commerciali internazionali e l’accelerazione della transizione energetica sono destinati a ridefinire il ruolo strategico del nichel nei prossimi dieci anni. In questo scenario complesso, investitori, produttori e utilizzatori finali devono prepararsi a gestire una crescente volatilità e il rischio di carenza strutturale.

Surplus Attuale, Ma Una Crisi All’Orizzonte

Oggi il mercato globale del nichel vive ancora in uno stato di apparente abbondanza. Secondo gli ultimi dati disponibili, il 2024 ha chiuso con un surplus di circa 164.000 tonnellate, in diminuzione rispetto al massimo storico di 179.000 tonnellate raggiunto nel 2023. Tuttavia, questa sovrabbondanza sta progressivamente erodendo, complice una domanda che, pur debole in Europa e in Cina, si mantiene solida in alcuni settori industriali.

Gli analisti avvertono che questa fase di surplus è destinata a concludersi nel giro di pochi anni. Secondo Mark Travers, CEO di Brazilian Nickel, il mercato globale potrebbe affrontare un deficit già a partire dal 2027, con una carenza stimata di circa 39.000 tonnellate, destinata ad ampliarsi rapidamente fino a richiedere oltre mezzo milione di tonnellate aggiuntive entro il 2034.

Questo squilibrio sarà il risultato di investimenti insufficienti in nuovi progetti minerari, di una domanda trainata dall’elettrificazione dei trasporti e dalla produzione di acciaio inossidabile, e del progressivo controllo delle principali fonti di produzione da parte di pochi paesi.

Indonesia E Cina: Il Dominio Della Filiera

Una delle principali dinamiche che stanno plasmando il mercato riguarda la crescente egemonia di Indonesia e Cina nella produzione di nichel. Negli ultimi dieci anni, l’Indonesia è diventata il maggior produttore mondiale di nichel, puntando su politiche aggressive di industrializzazione e su una stretta collaborazione con gli operatori cinesi.

Già oggi, gran parte della produzione indonesiana è vincolata da contratti a lungo termine che favoriscono operatori cinesi, riducendo la disponibilità di nichel “libero” sul mercato globale. Entro il 2025, si stima che l’Indonesia rappresenterà circa il 60% della produzione mondiale, percentuale che salirà fino al 75% entro il 2030.

Questo dominio si basa non solo sull’estrazione mineraria, ma anche su una raffinazione locale sempre più sviluppata, orientata verso prodotti a valore aggiunto come il ferronichel, il nickel matte e il nickel pig iron (NPI), fondamentali per la produzione di batterie e acciaio inossidabile.

Tuttavia, esistono rischi anche per l’Indonesia stessa. Secondo Travers, le riserve di nichel di alta qualità del paese potrebbero esaurirsi in meno di vent’anni, costringendo a estrarre materiali di qualità inferiore, con costi più elevati e impatti ambientali maggiori.

Nuove Politiche Di Royalties In Indonesia: Impatti Sui Costi E Sulla Competitività

In questo contesto, il governo indonesiano ha annunciato una proposta di revisione delle royalties che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato globale. Attualmente, la royalty per il minerale di nichel è fissata al 10%, ma la nuova struttura prevede aliquote progressive fino al 19%, in funzione del prezzo di mercato.

Anche per prodotti derivati come ferronichel, NPI e nickel matte, sono previsti aumenti delle royalties tra il 5% e il 7%. Questo sistema mira a garantire allo Stato maggiori introiti nei periodi di alta congiuntura dei prezzi, senza compromettere eccessivamente la competitività delle aziende.

Se da un lato queste misure potrebbero rafforzare la posizione fiscale dell’Indonesia, dall’altro rischiano di aumentare significativamente i costi per i produttori, riducendo i margini operativi e potenzialmente rallentando nuovi investimenti minerari, proprio nel momento in cui il mercato mondiale avrebbe bisogno di espandere l’offerta.

Domanda Sostenuta Dalle Batterie E Dall’Acciaio Inossidabile

A fronte di un’offerta che si fa sempre più incerta, la domanda di nichel si prepara a una crescita robusta. Nonostante il recente successo delle batterie LFP (litio-ferro-fosfato), Travers è convinto che le batterie ad alta densità energetica, basate su nichel, continueranno ad aumentare la loro quota di mercato, in particolare nei veicoli elettrici di fascia alta e nelle applicazioni industriali.

Secondo le stime, il tasso annuo di crescita composto della domanda primaria di nichel sarà del 4,5% tra il 2023 e il 2034. Questo aumento sarà trainato non solo dalle batterie, ma anche dalla produzione di acciaio inossidabile, che oggi rappresenta circa il 70% della domanda globale di nichel.

In altre parole, la transizione energetica e l’industrializzazione nei paesi emergenti continueranno a sostenere la richiesta di questo metallo strategico, aggravando la pressione su un’offerta già in tensione.

Mercati Regionali: Stati Uniti, Europa e Cina in Pressione

Negli Stati Uniti, le nuove tariffe commerciali annunciate dal presidente Donald Trump hanno innescato una lieve pressione al rialzo sui premi dei catodi di nichel, che sono saliti risaliti.

Anche in Europa si è assistito ad un rialzo dei premi. A Rotterdam, il premio sui catodi è cresciuto a 340 euro/ton. In Cina, la liquidità è rimasta estremamente ridotta, complice un arbitraggio d’importazione sfavorevole che penalizza le importazioni di nichel raffinato.

Tutto ciò contribuisce a un quadro di equilibrio instabile: mentre il surplus globale copre ancora la domanda, ogni shock (tariffe, restrizioni sull’offerta, tensioni geopolitiche) potrebbe rapidamente alterare gli equilibri di prezzo.

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Premi Brichette Di Nichel – Rotterdam euro/ton – Powered by Commodity Evolution

Sfide Per La Sostenibilità: Il Dilemma Del “Green Nickel”

Un tema di crescente importanza è quello del “green nickel“, ovvero nichel estratto e lavorato con standard ambientali e sociali elevati. Tuttavia, il mercato non ha ancora premiato adeguatamente queste pratiche, e la maggior parte dei contratti si concentra ancora solo sul prezzo, non sulla sostenibilità.

Questorappresenta una sfida per i progetti minerari occidentali, che puntano sulla responsabilità ESG per differenziarsi dalla produzione asiatica. Senza contratti a lungo termine che riconoscano un valore aggiunto al green nickel, molti progetti rischiano di rimanere finanziariamente non sostenibili, aggravando ulteriormente il rischio di carenze future.

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Previsione Dettagliata – Nichel LME a 3 Mesi $/ton | Maggio 2025

Quadro Tecnico Generale: Pressione In Lateralizzazione

La fine del mese di aprile 2025 per il nichel si presenta con un mercato in fase di assestamento, dopo il recupero avvenuto nella seconda metà di aprile. I prezzi hanno rimbalzato dai minimi in area 13.800 $/ton, raggiungendo e stabilizzandosi intorno ai 15.600–15.700 $/ton. Tuttavia, gli elementi tecnici più recenti suggeriscono che il rimbalzo potrebbe essersi esaurito nel breve termine.

Due barriere fondamentali delimitano la traiettoria di prezzo:

  1. La SMA 50 (media mobile semplice a 50 giorni), attualmente a 15.734 $/ton, funge da prima resistenza dinamica di breve;
  2. La SMA 200, a 15.999 $/ton, rappresenta una resistenza strategica di medio periodo, che non viene superata da mesi e ha più volte respinto i tentativi di breakout.

Nel frattempo, l’MACD (Moving Average Convergence Divergence), pur restando sopra lo zero, sta rallentando, con una divergenza in diminuzione tra le due linee (MACD e Signal Line) e un istogramma che tende a comprimersi: segnale classico di un momentum positivo che sta perdendo forza.

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Nickel LME – 3 mesi $/ton giornaliero

Scenario Base: Lateralizzazione Cauta tra 15.200 e 15.900 $/ton

Nel breve, la configurazione tecnica e la mancanza di catalizzatori macro concreti suggeriscono una prosecuzione del consolidamento laterale, con oscillazioni contenute tra:

  1. Supporto tecnico chiave a 15.200 $/ton;
  2. Zona di resistenza tecnica tra 15.800 e 15.900 $/ton.

Questa fascia potrebbe reggere per buona parte del mese, con mercati in attesa di sviluppi fondamentali, come:

  • Conferma delle nuove royalties indonesiane su matte e ferronichel;
  • Novità sul fronte dei rapporti commerciali USA-Cina o decisioni tariffarie;
  • Dati di import/export dalla Cina e stock LME.

In assenza di sorprese, i prezzi potrebbero quindi ristagnare in questo canale, con picchi di volatilità isolati ma senza rotture decisive.

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