La produzione di acciaio inossidabile del gruppo spagnolo Acerinox nel secondo trimestre è scesa dell’8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 601.000 tonnellate, a causa del rallentamento della domanda per la costituzione di scorte nel terzo trimestre.

L’azienda ha dichiarato di aspettarsi una riduzione dell’attività nel terzo trimestre a causa della stagionalità e dei blocchi in corso in Asia, che hanno avuto un impatto sulla produzione di laminati a freddo della sua divisione Malaysian Bahru Stainless.

Tuttavia, nel secondo trimestre la produzione globale di laminati a freddo è aumentata del 4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 416.000 tonnellate, mentre la produzione di laminati lunghi è rimasta stabile a 61.000 tonnellate.

Acerinox gestisce impianti in Spagna, Kentucky, Stati Uniti, Sudafrica e Malesia con una capacità combinata di fusione di 4,5 milioni di tonnellate all’anno, oltre a impianti per leghe ad alte prestazioni in Germania, che hanno prodotto 44.000 tonnellate nella prima metà del 2022.

La filiale statunitense North American Stainless, con sede nel Kentucky, ha lavorato a pieno regime nel primo semestre, mentre le attività spagnole a Cadice hanno raggiunto livelli “soddisfacenti”, dopo le interruzioni del primo trimestre causate da uno sciopero dei trasporti e dai prezzi record dell’energia.

Guardando al futuro, Acerinox ha dichiarato di aver osservato un calo degli ordini da parte dei distributori che hanno ricostituito le scorte esaurite alla fine del 2020, anche se il suo portafoglio ordini, unito alla stabilità dei prezzi nel mercato statunitense, lo rende ottimista per il terzo trimestre.

Tuttavia, il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe causare ulteriori problemi di prezzo dell’energia e ci sono dubbi anche sull’approvvigionamento energetico in Germania.

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