Il produttore brasiliano di acciaio Gerdau SA ha comunicato mercoledì che il suo utile netto trimestrale rettificato è sceso di circa un terzo su base annua, a causa del calo dei prezzi globali dell’acciaio e dell’aumento dei costi dei fattori produttivi.
L’utile netto ha raggiunto i 3,02 miliardi di reais (587,09 milioni di dollari), con una flessione del 33,7% rispetto all’anno precedente, anche se più o meno in linea con le previsioni. Società come Usiminas e Companhia Siderurgica Nacional avevano già riportato risultati trimestrali più deboli, inducendo gli analisti a sottolineare come l’aumento dei costi sia destinato a mettere sotto pressione i risultati delle acciaierie brasiliane nei tre mesi fino a settembre.
In un comunicato stampa, Gerdau ha dichiarato che le vendite di acciaio sono scese del 10% a 2,93 milioni di tonnellate nel periodo, mentre i ricavi netti sono rimasti pressoché stabili rispetto all’anno precedente a 21,15 miliardi di reais, in linea con le previsioni degli analisti.
Nonostante le continue pressioni sui costi, Gerdau ha definito i risultati “solidi”, sottolineando che la base di confronto era più difficile a causa dei forti volumi registrati un anno fa.
L’azienda ha inoltre ricordato che il calo dei prezzi internazionali ha pesato sull’EBITDA rettificato, ovvero l’utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, che è sceso del 23,6% a 5,37 miliardi di reais.
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