
Secondo la vigilanza finanziaria del Paese, il Kazakistan ha bloccato finora oltre 3500 piattaforme di trading illegale di criptovalute online.
Un annuncio del 6 gennaio dell’Agenzia di monitoraggio finanziario della Repubblica del Kazakistan (AFM) afferma che la nazione ha continuato gli sforzi per chiudere gli exchange di criptovalute che violano le leggi del Paese in materia di asset digitali.
Nel 2024, l’ente di regolamentazione, in collaborazione con il Comitato per la sicurezza nazionale e il Ministero della cultura e dell’informazione, ha chiuso 36 entità illegali che operavano senza autorizzazione.
Queste piattaforme avevano un fatturato di circa 60 miliardi di tenge kazaki e sono state ora liquidate, ha affermato l’agenzia nell’annuncio, aggiungendo di aver sequestrato 4,8 milioni di stablecoin USDT emessi da Tether come parte della repressione.
Tra le piattaforme chiuse, l’agenzia ha scoperto due schemi piramidali ed è riuscita a recuperare 545.000 USDT, che sono stati restituiti alle vittime. Altri 120.000 USDT sono stati congelati.
Notare che i regolatori kazaki hanno bloccato l’accesso a oltre 3.500 exchange crypto online nel corso della loro repressione pluriennale.
Solo nel 2023 l’agenzia ha bloccato 980 piattaforme non autorizzate e ha avviato indagini su sospette attività di riciclaggio di denaro.
Secondo i regolatori, gli exchange crypto bloccati non hanno rispettato le corrette norme di diligenza e di rendicontazione, il che li ha resi vulnerabili all’abuso da parte di criminali, in particolare truffatori e trafficanti di droga, per attività come il riciclaggio di denaro e il trasferimento illegale di fondi.
Le autorità hanno promesso di continuare a intensificare i loro sforzi in questo senso, collaborando con partner internazionali e migliorando gli strumenti per il monitoraggio delle transazioni finanziarie.
È stata inoltre redatta una nuova legislazione che prevede sanzioni per coloro che vengono trovati a svolgere attività di riciclaggio di denaro.
Il Kazakistan rafforza la vigilanza sulle criptovalute
Mentre gli scambi non autorizzati sono soggetti a restrizioni, le piattaforme regolamentate continuano a servire il mercato locale delle criptovalute, che ha registrato una crescita notevole nell’ultimo anno.
Secondo un rapporto di RISE Research e Freedom Horizons, la popolazione del Kazakistan che possiede criptovalute è raddoppiata, passando dal 4% nel 2022 all’8% circa nel 2024.
Di conseguenza, importanti exchange esteri come Binance e ByBit hanno richiesto licenze per operare nel Paese.
Tuttavia, il governo ha mantenuto un ambiente normativo rigido, caratterizzato da azioni di applicazione che vanno oltre gli exchange di criptovalute.
Lo scorso ottobre, il presidente dell’AFM Zhanat Elimanov ha dichiarato che l’agenzia avrebbe concentrato i propri sforzi anche sul mining di criptovalute e sul monitoraggio delle transazioni illecite che coinvolgono asset digitali.
All’epoca, l’ente di regolamentazione aveva segnalato lo smantellamento di numerose attività minerarie illegali e il sequestro di circa 4.000 piattaforme minerarie.
Nello stesso mese, l’AFM ha anche pubblicato bozze di legge che proponevano controlli più severi sulle transazioni legate alle criptovalute, tra cui il blocco dei trasferimenti a piattaforme estere non registrate localmente e il limite delle transazioni mensili su exchange non autorizzati a 100.000 tenge.
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