Il Senato Usa Avvia Il Dibattito Sulla Legge Che Smantella Gli Incentivi Alle Energie Rinnovabili

Il Senato Usa Avvia Il Dibattito Sulla Legge Che Smantella Gli Incentivi Alle Energie RinnovabiliSabato 28 giugno, il Senato degli Stati Uniti ha votato con uno scarto minimo, 51 a 49, per avviare il dibattito sulla proposta di legge di riconciliazione del bilancio redatta dalla Commissione Finanze, contenente misure che potrebbero avere un impatto profondo sul futuro delle energie rinnovabili nel paese.

La versione aggiornata della legge, battezzata dal presidente Donald Trump con l’appellativo politico di “One Big, Beautiful Bill”, punta di fatto a cancellare l’Inflation Reduction Act del 2022 (IRA), eliminando gli incentivi fiscali a favore dello sviluppo dell’energia solare ed eolica.

In aggiunta, il nuovo testo introduce una tassa straordinaria sulle attività future nel settore solare, suscitando preoccupazione tra gli operatori.

Tagli Agli Incentivi E Introduzione Di Una Nuova Tassa Sul Solare

Tra le misure più discusse del disegno di legge vi è la rimozione del credito d’imposta sugli investimenti (ITC) per l’acquisto di veicoli elettrici (EV) a partire dal 30 settembre 2025, mentre l’ITC per le colonnine di ricarica verrà eliminato a partire da giugno 2026.

Ma la novità più controversa è l’introduzione di una tassa del 50% sui progetti solari che, a partire da oggi e fino al 2035, utilizzino componenti provenienti da una Foreign Entity of Concern (FEOC) — termine che nel linguaggio politico americano include, tra gli altri, anche la Cina.

In pratica, se un impianto solare inizia la costruzione utilizzando pannelli o componenti cinesi, il promotore del progetto si troverà a pagare il 50% di tasse su quei costi, una volta scaduti gli attuali incentivi ITC e PTC per i progetti su scala industriale.

Il Supporto Del Center For A Prosperous America Alla Nuova Tassa

Il Center for a Prosperous America (CPA) — una ONG bipartisan che promuove politiche protezionistiche a favore della manifattura statunitense — ha sostenuto con forza l’introduzione della tassa FEOC.

Secondo l’organizzazione, questa misura non solo difenderebbe la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ma aiuterebbe a rilocalizzare la produzione di componenti solari sul suolo americano.

Il presidente del CPA, Jon Toomey, ha dichiarato: “Questa tassa straordinaria obbliga direttamente gli sviluppatori a ricorrere a componenti prodotti a livello nazionale, anziché importare prodotti cinesi. In questo modo proteggiamo la nostra infrastruttura energetica da minacce informatiche, rafforziamo la sicurezza nazionale e sosteniamo i posti di lavoro americani.

Opposizione Dura Da Parte Del Settore Delle Rinnovabili

Non si è fatta attendere la risposta degli operatori e delle associazioni del settore, che hanno definito la proposta legislativa una minaccia senza precedenti alla crescita del comparto rinnovabile.

Il CEO dell’American Clean Power (ACP), Jason Grumet, ha criticato duramente la misura, affermando: “Il Senato ha proposto un aumento fiscale punitivo che colpisce i settori energetici più dinamici e in rapida crescita del paese.”

ACP rappresenta un ampio spettro di attori: dallo stoccaggio energetico, al solare su larga scala, all’idrogeno pulito, fino ai sistemi di trasmissione. Tutti questi comparti sono potenzialmente a rischio a causa del nuovo disegno di legge.

Alcune Esenzioni Restano Ma L’incertezza Blocca Gli Investimenti

Nonostante l’impatto potenzialmente devastante per il settore solare ed eolico, la proposta di legge mantiene un’eccezione significativa: lo stoccaggio energetico non sarà soggetto alla riduzione anticipata dell’Investment Tax Credit (ITC), che rimarrà in vigore fino al 2033.

Tuttavia, questa singola clausola non è considerata sufficiente a compensare l’effetto destabilizzante che la legge potrebbe avere sull’intero ecosistema delle rinnovabili.

Secondo l’American Clean Power Association (ACP), le nuove misure contenute nella bozza avrebbero l’effetto immediato di congelare investimenti per centinaia di miliardi di dollari, ridurre la produzione energetica nazionale e aumentare le bollette elettriche per le famiglie americane.

In una dichiarazione del 28 giugno, Grumet ha aggiunto: “Queste nuove tasse bloccheranno progetti già in fase avanzata, metteranno a rischio la sicurezza energetica nazionale, e penalizzeranno le comunità rurali che erano le principali beneficiarie degli investimenti in energia pulita.”

Emendamenti In Corso Per Salvare Incentivi E Fermare La Tassa Feoc

Il dibattito sul provvedimento si è riacceso lunedì 30 giugno, con la presentazione di un emendamento congiunto da parte di tre senatori repubblicani: Joni Ernst (Iowa), Lisa Murkowski (Alaska) e Chuck Grassley (Iowa).

L’emendamento proposto prevede di collegare l’ammissibilità agli incentivi fiscali (ITC) alla data di inizio della costruzione del progetto, piuttosto che alla data di entrata in esercizio, offrendo così maggiore certezza agli sviluppatori.

Inoltre, lo stesso emendamento propone di abolire completamente la tassa FEOC per i progetti futuri, cercando un compromesso che tuteli la manifattura statunitense senza distruggere l’industria solare in rapida crescita.

Le Associazioni Solari Avvertono: Attacco Diretto All’energia Pulita Americana

La reazione più forte è arrivata dalla Solar Energy Industries Association (SEIA), la principale organizzazione che rappresenta il settore solare negli Stati Uniti. La presidente e CEO Abigail Ross Hopper ha usato toni estremamente duri in un comunicato stampa del 28 giugno:

Questa proposta di legge non è solo mal concepita — è un attacco diretto all’energia americana, ai lavoratori americani e ai consumatori americani.”

Hopper ha aggiunto che il disegno di legge: “Smantella settori industriali che stanno abbassando le bollette elettriche, rivitalizzando la produzione nazionale e costruendo più nuova capacità energetica di qualsiasi altra tecnologia combinata.”

Gli Stati A Guida Repubblicana I Più Colpiti Dalla Contromossa

Un’osservazione interessante è arrivata da Michael Thomas, CEO e fondatore della piattaforma Cleanview, che monitora in tempo reale i progetti di energia rinnovabile. In un post pubblicato su LinkedIn, Thomas ha avvertito: “La revoca dell’Inflation Reduction Act bloccherebbe la parte dell’economia energetica americana in più rapida espansione. L’impatto si sentirebbe in tutto il paese.”

Ma ha anche sottolineato un punto critico: “Sarebbero proprio gli stati a guida repubblicana, oggi sull’orlo di un boom dell’energia pulita, a subire i danni ambientali ed economici più gravi. Non perderebbero solo energia pulita, ma anche slancio economico e un’opportunità irripetibile.”

Conclusione: Una Legge Che Potrebbe Ridefinire Il Futuro Energetico Degli Stati Uniti

La proposta di legge in discussione al Senato rappresenta una svolta potenzialmente epocale nella traiettoria della politica energetica statunitense. A distanza di soli due anni dall’approvazione dell’Inflation Reduction Act (IRA) — considerata una delle misure più ambiziose mai adottate dagli Stati Uniti per la decarbonizzazione — il disegno di legge promosso dalla maggioranza repubblicana punta a demolirne i pilastri fondamentali.

Le implicazioni sono molteplici e interconnesse. Da un lato, l’abolizione degli incentivi fiscali rischia di fermare lo slancio degli investimenti privati che hanno spinto lo sviluppo di progetti solari, eolici e veicoli elettrici in decine di stati.

Dall’altro, l’introduzione della tassa FEOC costringerebbe il settore a ristrutturare in tempi strettissimi la propria catena di approvvigionamento, in un contesto globale già fragile.

Sul fronte geopolitico, la legge riflette un tentativo chiaro di disaccoppiamento dalla Cina, considerata una minaccia strategica in molti ambiti, inclusa l’energia. Tuttavia, l’approccio scelto — basato su sanzioni piuttosto che su incentivi — potrebbe paradossalmente rallentare l’innovazione e la sicurezza energetica interna, anziché rafforzarla.

In termini sociali, le ripercussioni sarebbero profonde soprattutto per le comunità rurali e gli stati del Midwest e del Sud — molte delle quali sono roccaforti elettorali repubblicane — che negli ultimi anni avevano iniziato a trarre benefici economici concreti dagli investimenti in energia pulita.

In definitiva, la legge propone una visione industriale e ambientale diametralmente opposta rispetto a quella introdotta con l’IRA. La scelta a cui il Senato è chiamato non riguarda solo incentivi o tasse, ma il modello energetico e industriale su cui gli Stati Uniti vogliono costruire il proprio futuro.

L’articolo Il Senato Usa Avvia Il Dibattito Sulla Legge Che Smantella Gli Incentivi Alle Energie Rinnovabili proviene da Commodity Evolution.

Materie Prime