Secondo gli analisti, il Bitcoin è meno reattivo alle annunci di tariffe

Bitcoin less reactive to tariff announcements, analysts say

Sembra che stiano scemando i giorni in cui le dichiarazioni del presidente Donald Trump sulla politica commerciale potevano provocare shock nel mercato del Bitcoin.

Mentre le precedenti minacce tariffarie hanno determinato oscillazioni immediate e spesso drammatiche dei prezzi, la recente reazione del Bitcoin a annunci simili suggerisce una crescente resilienza alla retorica commerciale di Trump.

Reazioni passate: una storia di volatilità indotta dalle tariffe

Solo una settimana fa, le minacce di Trump di imporre tariffe sulle importazioni canadesi, messicane e cinesi hanno fatto crollare il Bitcoin a 93.000 dollari.

Tuttavia, le sue ultime dichiarazioni politiche in merito ai dazi sull’alluminio e sull’acciaio hanno avuto un impatto molto più contenuto.

Recent announcement: a muted market response

Nonostante l’annuncio di dazi del 25% sulle importazioni di alluminio e acciaio da tutti i Paesi, che potrebbe far aumentare le tensioni commerciali, le azioni statunitensi hanno aperto in rialzo e quelle dei produttori di acciaio americani sono salite alle stelle.

Sebbene domenica sera il Bitcoin sia sceso brevemente a 94.700 dollari, si è rapidamente ripreso, salendo a 97.700 dollari all’apertura di lunedì.

Gli analisti intervengono

Secondo gli analisti, i timori legati alle potenziali mosse commerciali di Trump sembrano attenuarsi, poiché i mercati più ampi non sono stati particolarmente turbati dall’ultimatum lanciato dal presidente prima della partita.

“Il mercato sta iniziando a vedere attraverso le tattiche di Trump”, ha detto a Decrypt Tom Dunleavy, socio di MV Global.

Se guardiamo alla sua precedente amministrazione, una piccola parte delle tariffe iniziali annunciate è stata effettivamente applicata.

Il cambiamento tariffario reciproco: un approccio meno aggressivo?

Nelle ultime settimane, l’uso dei dazi da parte di Trump come strumento di negoziazione con i partner commerciali statunitensi ha attirato l’attenzione dei partecipanti al mercato.

La banca centrale statunitense ha fatto sapere durante la riunione di politica monetaria di dicembre di essere al corrente di come eventuali cambiamenti nella politica commerciale potrebbero influire sulle sue previsioni di inflazione.

Se le tariffe contribuiscono all’inflazione, ciò potrebbe incoraggiare i responsabili politici della Fed a mantenere i tassi di interesse più alti per più tempo.

Sebbene inizialmente l’amministrazione Trump sembrasse intenzionata a implementare tariffe “universali”, l’annuncio di tariffe “reciproche”, rivolte solo alle nazioni che attualmente impongono dazi sui beni americani, segna un cambiamento significativo.

Geoff Kendrick, responsabile globale della ricerca sugli asset digitali presso Standard Chartered, ha sottolineato l’importanza di questa distinzione, spiegando a Decrypt che le tariffe reciproche sarebbero meno inflazionistiche e impiegherebbero più tempo per essere imposte rispetto a quelle “universali”.

Ha definito le ultime dichiarazioni di Trump un passo notevole verso una posizione commerciale meno aggressiva.

“È un passo avanti rispetto al ‘cattivo Trump’ e i mercati stanno timidamente riconoscendo questo cambiamento”, ha affermato.

Guardando al futuro: il fattore Cina rimane

Mentre Messico e Canada sono riusciti a raggiungere accordi per evitare gravi interruzioni commerciali in Nord America, i rapporti di Trump con la Cina restano un fattore chiave da tenere d’occhio.

Secondo Jake Ostrovskis, trader OTC presso Wintermute, le relazioni di Trump con la Cina meritano attenzione, ma le sue dichiarazioni su acciaio e alluminio sono state comunque un fallimento significativo.

“Questo genere di ‘fallimento informativo’ suggerisce che la narrazione sta perdendo terreno come fattore chiave di spinta del mercato”, ha scritto in una nota di lunedì.

A questo punto, credo che l’unica evoluzione con un reale potenziale di muovere i mercati sarebbe un’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

The post Secondo gli analisti, il Bitcoin è meno reattivo alle annunci di tariffe appeared first on Invezz

Economia